Chiesa di San Salvatore in Chora

La Chiesa di San Salvatore in Chora (in turco Kariye Müzesi che significa Museo di Chora) è un altro importante esempio di architettura bizantina presente a Istanbul che viene apprezzata soprattutto per i suoi splendidi affreschi. Il termine “Chora” significa “fuori città” perché l’edificio in principio era stato costruito in un territorio che all’epoca si trovava all’esterno delle mura cittadine mentre ora sorge nel distretto di Edirnekapi, nella zona occidentale di Istanbul.

Cosa vedere nella Chiesa di San Salvatore in Chora

Secondo alcune ricerche la prima chiesa in questo sito è stata costruita attorno al V secolo ma poi l’edificio religioso è stato riedificato con pianta a croce greca inscritta tra il 1077 e il 1081 grazie a Maria Ducas, suocera di Alessio I Comneno. Un altro rifacimento è avvenuto tra il 1316 e il 1321 per volere di Teodoro Metochite politico, filosofo e consigliere dell’imperatore bizantino Andronico II Paleologo che cambiò parzialmente la struttura della chiesa e ordinò le decorazioni interne di mosaici e affreschi.

È in questo periodo che la chiesa è diventata una delle più rilevanti testimonianze dell’arte bizantina sacra dato che le preziose opere giunte sino a noi sono tutte in buone condizioni. La Chiesa di San Salvatore in Chora è composta da un nartece (ovvero l’ingresso) che si divide tra nartece esterno ed interno, da un corpo principale, da una cappella (o paracclésion) e da ben sei cupole. Nel corpo principale sono presenti affreschi che affrontano temi come l’Incarnazione e la Salvezza mentre nella cappella è narrata la Resurrezione di Cristo.

Da non perdere gli affreschi del Giudizio Universale, del Cristo Pantocrator e quelli legati alla vita di Gesù Cristo e di Maria.

Nel 1511 Bayezid II, figlio del sultano ottomano Maometto II, ha deciso di convertire la chiesa in moschea e questa è rimasta luogo di culto islamico fino alla metà del Novecento quando è stata trasformata in un museo (Kariye Müzesi). Si può dire che grazie a questa decisione le opere interne si sono ben preservate perché, con la conversione in moschea, gli affreschi sono stati ricoperti di calce per rispettare i dettami islamici che proibiscono di rappresentare figure umane all’interno dei luoghi di culto.

A metà Novecento il sito è stato a lungo chiuso perché sottoposto a lavori di restauro e poi è stato riaperto come museo fino al 2020. In quell’anno, infatti, il Presidente Erdogan ha dichiarato che anche la Chiesa di San Salvatore in Chora, così come Santa Sofia, sarebbe ritornata ad essere una moschea, con il nome Kariye Camii.

Orari di apertura della Chiesa di San Salvatore in Chora

Essendo tornata ad essere una moschea, l’ingresso è gratuito seguendo alcune regole. La Chiesa di San Salvatore in Chora è aperta tutti i giorni dalle 09:00 alle 19:00 nel periodo estivo (aprile-settembre) e dalle 09:00 alle 16:30 in inverno.

Come raggiungere la Chiesa di San Salvatore in Chora

La Chiesa di San Salvatore in Chora si può raggiungere in tram utilizzando la linea T1 e scendendo alla fermata Pazartekke. In alternativa è possibile raggiungerla a piedi dal Bazar egiziano con una camminata di cinquanta minuti attraversando i quartieri di Fener e Balat.